Il sintomo è il linguaggio conscio del nostro inconscio. L' "Io" non è padrone nella sua casa
Per capire il significato e lo “scopo” della fisiopatologia, per la sua gestione olistica e integrata dobbiamo intendere e distinguere le due fasi principali del decorso clinico della “malattia – disagio”, per evitare incongrui e dannosi interventi terapeutici semplicemente soppressivi.
1ª fase subclinica conflittuale, simpaticotonica “ideoplastica”, di trasformazione - reazione alle nuove esigenze ambientali (conflitto attivo inconscio). Possono mancare sintomi chiari ed eclatanti.
2ª fase vagotonica post conflittuale, francamente sintomatica, di riparazione - trasformazione biostrutturale, infiammatoria; fase pericolosa iatrogena del possibile innesco della sindrome della paura come pregiudizio.
Nella prima fase (simpaticotonica) sono presenti vaghi sintomi mentali e generali, spesso inspiegabili e attribuiti a generico stress o stanchezza: collera, nervosismo, insonnia, malinconia, umore mutevole, cambiamento improvviso di “carattere”, pensieri “fissi”, rimuginio, rancore, perdita di peso corporeo per riduzione dell’appetito, sensazione di freddo (vasocostrizione). I sintomi locali scarseggiano.
La seconda fase (vagotonica) è la fase critica dall’infiammazione, con possibili eclatanti sintomi fisici: dolore, edema, ritenzione idrica, lesioni funzionali, sensazione di calore e sudorazione (vasodilatazione), ipotensione, ipotiroidismo. In questa fase, paradossalmente, possono migliorano i disturbi mentali(tono dell’umore). Con la risoluzione e il superamento del conflitto biologico (senza interferenze con terapie soppressive improprie) la C.B. SPNEIO riesce a trovare quasi sempre un nuovo e più avanzato equilibrio (riprogrammazione – trasformazione) con le richieste – esigenze ambientali.
La fase infiammatoria - vagotonica rappresenta il tentativo della Costante Biologica di riparazione strutturale e della possibile “restitutio ad integrum”, in una dimensione evolutiva “superiore”.
È in questa fase (sintomatologicamente critica) che risulta decisivo il supporto psicologico, organizzativo e la coordinazione delle varie figure mediche specialistiche per gestire con saggezza, sapienza e armonia, in modo INTEGRATO, eventuali reazioni organiche eccessive, squilibri tissuali, endocrini e cardio- circolatori acuti che necessitano di terapie mediche intensive e/o interventi chirurgici riparativi.
La fase sintomatica infiammatoria è quella più a rischio prognostico, poiché fa precipitare nella “sindrome della paura” del “brutto male” non sola la paziente, ma tutto il suo ambiente socio familiare (medici, familiari, amici e conoscenti). Si può innescare il circolo vizioso “paura – ulteriore conflitto biologico - nuova paura - nuovo conflitto biologico”.
Reiterati conflitti psicobiologici possono determinare nuove neo - plasie (interpretate come metastasi), con continue recidive di alterne fasi simpaticotoniche e vagotoniche che aumentano in modo insostenibile la “massa conflittuale” per durata e intensità, portandola ad un punto di non ritorno.
Altro argomento fondamentale per una base culturale armonica per la medicina integrata, è chiarire il ruolo e il significato del Microbiota, ovvero l’ecosistema dei microrganismi saprofiti.
S. Freud 07/04/2017